Con il crescente impatto delle calamità naturali sul territorio italiano, la L. 213/2023, nota come Legge di Bilancio 2023, segna un passo cruciale nella protezione del patrimonio aziendale e nella gestione del rischio. Scopri in questo articolo perché è stata introdotta, quali sono i suoi obiettivi e quali categorie di imprese sono coinvolte.
Questa legge introduce, tra le altre misure, l’obbligo per le imprese di sottoscrivere una polizza assicurativa contro i danni derivanti dalle catastrofi naturali, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza economica e ambientale del Paese affrontando in modo strutturale e sistematico le conseguenze economiche e sociali degli eventi naturali estremi che stanno colpendo l’Italia con sempre maggiore frequenza.
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Perché è stata introdotta la L. 213/2023?
Negli ultimi anni, l’Italia ha sperimentato un aumento significativo di eventi catastrofici dovuti ai cambiamenti climatici e vulnerabilità sismiche. La gestione di questi eventi si è spesso concentrata su interventi di emergenza, causando:
- Aumento dei costi pubblici: Lo Stato ha sostenuto spese crescenti per risarcimenti post-calamità.
- Imprese in difficoltà: Danni strutturali e perdita di produttività hanno messo in crisi molte aziende.
- Prevenzione carente: Mancanza di strategie preventive strutturate a livello nazionale.
La necessità è quella di incentivare la gestione preventiva del rischio e per ridurre la dipendenza delle imprese dagli aiuti pubblici in caso di calamità.
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Aggiornamenti Normativi e Innovazioni 2025
Gli aggiornamenti introdotti dalla L. 213/2023 pongono maggiore attenzione su:
- Calcolo dinamico dei premi : Basato su debolezza dei beni e localizzazione geografica, utilizzando modelli predittivi aggiornati.
- Indicizzazione ISTAT : Adeguamento automatico delle somme assicurate per riflettere le variazioni economiche e territoriali.
- Modularità delle coperture : Possibilità di integrare la polizza base con garanzie aggiuntive.
La novità principale della legge è l’introduzione dell’obbligo per tutte le imprese di stipulare polizze assicurative contro i danni causati da calamità naturali. Questo obbligo deve essere adempiuto entro il 31 Marzo 2025. Leggi di più sul posticipo della normativa.
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Obiettivi della norma
L’assicurazione obbligatoria introdotta dalla legge nasce quindi con l’obiettivo di:
- Riduzione del Carico Economico Pubblico
Lo Stato delega alle imprese parte della responsabilità economica, limitando i risarcimenti diretti. - Tutela delle Imprese
Con polizze obbligatorie, le aziende saranno protette da danni finanziari e operativi, favorendo una ripresa rapida. - Promozione della Prevenzione
Le imprese saranno incentivate a valutare i rischi territoriali e adottare misure proattive, come interventi strutturali e assicurazioni adeguate.
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Implicazioni per le imprese
- Calcolo dei Premi Assicurativi
I premi dipenderanno da:- Localizzazione geografica (es. zone sismiche o soggette ad alluvioni).
- Tipologia e valore dei beni assicurati.
- Conseguenze per chi non si adegua
Le aziende che non rispettano l’obbligo perderanno l’accesso a contributi pubblici e incentivi fiscali. - Incentivi per le Imprese
La normativa prevede detrazioni fiscali sui premi pagati per facilitare l’adozione delle polizze.
Settori Interessati
La normativa avrà un impatto maggiore sui settori particolarmente vulnerabili:
- Edilizia e costruzioni: soggetti a danni strutturali rilevanti.
- Agricoltura: esposta a eventi climatici estremi.
- Manifatturiero: rischi operativi in caso di interruzione.
- Turismo: località vulnerabili richiedono maggiore protezione.
- Settore Energetico: aziende energetiche che operano in aree a rischio di eventi naturali dovranno garantire la continuità operativa.
- Trasporti e Logistica: vulnerabili agli impatti delle calamità naturali che possono interrompere le catene di approvvigionamento.
- Settore Alimentare: filiere produttive sensibili agli eventi climatici.
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Impatto della L. 213/2023
Questa normativa rappresenta un cambiamento significativo nella gestione dei rischi naturali in Italia:
- Si passa da un approccio “reattivo” (interventi ex post) a un approccio “preventivo”.
- Si promuove una maggiore responsabilizzazione delle imprese nella gestione dei rischi.
- Si riduce la dipendenza dagli aiuti pubblici, liberando risorse statali per altri interventi strategici.
Le aziende che non rispettano l’obbligo di assicurazione entro il 31 marzo 2025 perderanno l’accesso a contributi pubblici e incentivi fiscali. Inoltre, in caso di calamità naturale, dovranno sostenere interamente i costi dei danni subiti.
La L. 213/2023 rappresenta un cambiamento epocale nella gestione dei rischi aziendali. Adottare una Polizza Anticatastrofi non è solo un obbligo normativo, ma un passo strategico per garantire la sostenibilità economica della tua impresa.